I libri di Stefano Delacroix

La scrittura di Stefano Delacroix affonda le radici tra le propaggini intricate del senso, anche quando a trasparire per un attimo è una visione quasi scanzonata dei destini (come in Peristalsi e Calm Beach), laddove è proprio l'urgenza di una nuova ontologia a stimolare una risposta che paia bastevole a una mente comunque poco “occidentalizzabile”.


In altri momenti, invece, il tema assurge a dominante; così, già a partire da Il Sesto, quello della “mission”(o del daimon) diviene il motivo irrinunciabile, uno scopo manifestamente dichiarato e cogente, come nelle struggenti pagine di Nigredo. Se proprio attraverso la Nigredo l'orizzonte torna finalmente visibile, allora è dentro l'Athanor che occorre muovere i passi di un nuovo inizio.

La memoria del mare (La Riflessione, 2008)

La memoria del mare (La Riflessione, 2008)

Palmiro Bellini, raffinato ed elegante intellettuale rivoluzionario di fine millennio, con i suoi modi da disadattato e la sua vena poetica. È lui il protagonista di questo romanzo, è sua la storia raccontata ma è anche la storia che tutti i trentenni-quarantenni avrebbero voluto vivere o almeno scrivere. Annoiato dal lavoro, da amicizie che sono sempre le stesse, da una famiglia opprimente e dal vuoto della sua casa, in una delle tante serate trascorse fuori in una delle solite feste, conosce una dolce ragazza dagli occhi tristi. Sarà lei, da quel loro amore delicato e fuggevole, che scatenerà la voglia di riscatto di Palmiro, che lo porterà ad abbandonare tutti i suoi affetti e la sua città, per andare incontro a un destino che nemmeno si immaginava. 
Peristalsi

Peristalsi (Il Foglio, 2007)

Sigfrido Lopez Gualamera, alias "Cartesio", è il protagonista bizzarro e irriverente di questo romanzo. Un uomo cinico e senza scrupoli, al tempo stesso divertente, che vive di straordinari, quanto originali, espedienti. 
Invitato al matrimonio del suo miglior amico, che da lui si aspetterebbe collaborazione, animato in realtà da chissà quali torbidi sentimenti, tutto quel che riesce a imbastire è un ignobile e immotivato sabotaggio.

Il Sesto (Lupo Editore, 2009. II° ed. 2012)

Il Sesto (Lupo Editore, 2009. II° ed. 2012)

Negli otto racconti di questo libro (più la bonus track ARK45) il noir è in ogni personaggio e ciò rende lo scorrere delle pagine ricco di suspance. Ne Il Sesto si aboliscono le differenze tra mondo interno e mondo esterno, tra memoria e attesa del futuro: il tempo non scorre se non nel flusso circolare del percepire-ricordando, eppure le vicende, ammantate di mistero, si susseguono ineluttabilmente sotto il governo di un destino infferrabile e talora accidentale.
Il noir di Delacroix è psicotropo, ma non psicotico ed è inscritto sul fatto leggero, ma ineluttabile, che la follia è una distrazione della percezione.

Nigredo (I Libri di Emil, 2013)

Vincent Fernand Daudet, guaritore e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole, avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe, amico di ladri e impostori.
Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna. 

Calm Beach

Calm Beach

Versante orientale di una profonda insenatura.
Ore 17 di un pomeriggio d’agosto che squaglia le rocce.
Mettiamo che ci sia una baracca con delle panche disseminate qua e là, direttamente sulla battigia.
Mettiamo che Prez, Nodo e Furlanut (con pochi altri fricchettoni) siano proprio lì, su quelle panche in battigia a sbevazzare pigramente birra e fumare un toscanello dopo l’altro.
E mettiamo che ci sia pure Strauss, l’antidiggei, e che Strauss – proprio lui – mandi improvvisamente boom boom di John Lee Hooker. Ok ok… adesso non occorre metterci più niente.
Che lo vogliate o no, ragazzi miei, questa è la storia della cospirazione più indolente che una mente non troppo funzionante abbia mai potuto tramare.
Ed allora – non importa che siate completamente d’accordo – benvenuti alla rivoluzione più scombinata e meno audace dai tempi di Pancho Villa!

Athanor. La Scienza Segreta del Cuore (iQdB, 2019)

Athanor. La scienza segreta del cuore. Trattato alchemico: 
"L'Athanor è il luogo interiore della trasmutazione, dove l'alchimista realizza l'Oro Filosofico. Un'antica metafora sottende il fatto transazionale e potente del risveglio iniziatico, un processo volto a sbozzare la materia grezza e rivelare il passaggio segreto dell'Alchimista. Fondendo l'antica conoscenza alla nuova, e rinsaldando la propria presenza consapevole, il discente sgroviglia il filo arianneo perché gli sia finalmente chiaro l'itinerario che lo condurrà fuori dagli intricati e dolorosi labirinti psichici della modernità". 


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Athanor. The Secret Science of the Heart (iQdB, 2019)

The Secret Science of the Heart by Stefano Delacroix
"in We simply change our mind and this has the effect of no longer permitting us to be that which we once were. It’s as if they slowly vanish, all the humours or moods that we have experienced converge here - there is no other time and if every shift creates a different vision of the world, everything can be changed in a single instant."
(Stefano Delacroix)



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